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Vergogna

Autore: Giuseppe Pietro Tornatore 
ISBN: 9791254925164 
Copertina flessibile
Numero di pagine:
123

13,30

Descrizione

“Tutto sta andando a puttane nella mia vita. Così decido di andare anch’io.”
Alex non capisce le donne e le donne non capiscono lui. Così decide di approcciare il mondo delle escort. Loro sono semplici da comprendere e lo accolgono con calore, lo stesso che le donne gli hanno sempre negato. Basta pagarle. In cambio riceve serenità, affetto, carezze che cureranno il suo cuore orgasmo dopo orgasmo.
Ma non ha fatto i conti con la vergogna. Vergogna per l’uomo che è, per quello che fa, per il piacere che prova. La società lo vuole in un modo, ma Alex continuerà ad andargli contro, sconvolgendo la sua vita pezzo dopo pezzo, certezza dopo certezza. Senza tuttavia riuscire a scrollarsi di dosso quel senso di vuoto che non smette mai di accompagnarlo, rendendolo sempre più solo e disperato.

Giuseppe Pietro Tornatore è nato a Palermo il 3 febbraio 1985. Laureato al Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’Università La Sapienza e diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, si occupa di montaggio per il cinema e la televisione.  Per Porto Seguro Editore ha già pubblicato la raccolta Gradini.

6 recensioni per Vergogna

  1. valentina

    Scritto molto bene. Si legge rapidamente, molto scorrevole.
    L’inizio è una secchiata d’acqua gelata, brutale. Poi diventa profondo e toccante.
    Mi ha commosso.
    A mio avviso è un perfetto soggetto cinematografico.

  2. Andrea Z

    Un libro direi unico nel suo genere, si legge a più livelli: a prima vista potrebbe sembrare un “semplice” diario erotico, ma scendendo appena sotto la superficie si manifesta forte la valenza e rilevanza sociale di questo libro. L’aridità affettiva figlia della società in cui viviamo, che ci riguarda tutti ma ha in particolare investito i 30enni, mette a dura prova la gestione dei nostri bisogni. Alex è un sopravvissuto e il suo modo di sopravvivere è quello di tamponare questo vuoto nel modo apparentemente più facile (ma anche più “vergognoso” per chi stigmatizza un certo mondo), per darsi il tempo di trovare una soluzione e dare una direzione alla sua vita.

  3. Matteo

    Un ritratto inedito e toccante di un mondo apparentemente sconosciuto. Una riflessione profonda sulla solitudine e sui bisogni che ci allontanano e ci avvicinano da essa. Ottimo.

  4. Lia

    Avvincente seconda opera di Giuseppe che dimostra una grande capacità di tratteggiare i turbamenti di un personaggio affetto da una solitudine che caratterizza in particolare le nuove generazioni. Internet ha sicuramente avuto il pregio di accorciare le distanze geografiche ma ha creato solitudini relazionali molto pericolose. Alex diventa quasi un sesso-nerd per trovare una via d’uscita. E ci riesce. Come? Leggetelo e lo capirete

  5. Arianna

    La copertina del libro, nonchè la sinossi, rimandano ad un mondo trasgressivo, audace e a luci rosse. Ma non lasciatevi ingannare, il messaggio è molto di più. È una storia di solitudine, di rabbia e di frustrazione. L’autore scrive di un dolore comune a molti ma veramente pochi hanno il coraggio di parlarne, forse perché tematiche del genere sono ancora oggi un tabù.
    La scrittura arriva come un pugno allo stomaco e fa venir voglia di conoscere altri risvolti della vita dei personaggi, motivo per il quale, a mio parere, ci sarebbero stati tutti i presupposti per aggiungere ancora più dettagli relativi al protagonista e alle donne descritte.
    Lo consiglio vivamente a tutti coloro che vogliono leggere una storia fuori dall’ordinario, autentica e piacevolmente schietta. Dovrebbero essere pubblicati molti più libri così!

  6. ADESPOTO

    È un romanzo istantaneo. Sull’istante. Brevissimo e lunghissimo. Il tempo è misurato all’unisono da corpo e mente. Dall’essere unico che siamo.
    Sempre così è stato. Eppure ci passa la vita a disarticolarci, a farci a pezzi, a smontarci. A dividere l’esistenza in dopo durante e prima. A provare rimorso e pentirci. GPT riesce a liberarci dalla trappola e ci trasmette la certezza che per entrare nel bosco non c’è che la nostra propria andatura.
    Un canto mistico e ironico, avrebbe concepito Battiato. Alle “professioniste”, agli angeli sessuati capaci di infrangere la vergogna di sé, ai/alle quali GPT ci avvicina con inusuale rispetto, e ce ne allontaniamo infine con gratitudine, il grande Franco avrebbe avuto piacere di rendere onore.
    Dopo la lettura di questo libro.

    Adespoto.

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