Descrizione
In alcuni periodi della vita si è vulnerabili a tal punto che la sensibilità affiora come se si fosse sprovvisti di quella pelle che ci ricopre il corpo. È in quel momento che l’ego inizia a tracciare nuovi sentieri che riportino quella pelle al suo posto. Durante questa “muta”, l’essere ondeggia, come se camminasse sospeso su un filo appeso a due estremità offuscate dalla nebbia. Arrivare all’altro capo non è semplice, occorre che si verifichi una concomitanza di eventi per lo più fortuiti, non controllabili e arbitrari, solo auspicabili. Attraverso questa raccolta di poesie, Alessandro ha cercato di raggiungere l’altro capo di quel filo sottile, ricostruendo il tragitto e dunque individuando il punto di partenza. Un’esperienza a ritroso, che si fa comunanza di sentimenti e esperienze. Perché il vissuto di uno è poesia e vita per tutti.
Alessandro Campennì nasce a Pisa nel gennaio 1979. All’età di sette anni imbraccia la prima chitarra per poi diplomarsi alla prestigiosa accademia di musica Lizard di Fiesole. Appassionato alla musica, alla pittura e alla scrittura. Questa è la sua prima raccolta di poesie.
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