Descrizione
“Nun so si avete letto er Messaggero”: con queste parole diamo inizio alle Pasquinate, una sorprendente raccolta in romanesco. Non aspettatevi poesie struggenti che riempiono il cuore di malinconia e gli occhi di lacrime, ma piuttosto preparatevi a parole che strappano un sorriso e portano a riflettere.
In puro riferimento alle satire mordaci che un tempo venivano appese nella notte ai piedi o al collo di Pasquino, celebre statua parlante di Roma, queste satire in versi, si fanno beffa dei politici e delle loro strambe idee lontane dal popolo. Popolo che, da parte sua, ha la colpa di essere “somaro”, che a volte s’incazza, ma che poi, in fondo, sonnecchia e si gode un bel piatto di fettuccine, bagnate da un abbondante mezzo litro.
Così, Emilio Covino, con sagacia e risentimento, con rabbia e ironia, ci offre una cronaca dei fatti, politici e sociali, che negli ultimi dieci anni hanno suscitato il suo interesse e fanno indignare la sua penna.
Emilio Covino è nato a Roma, è romano e romanista. La sua origine è popolare, ex-contadina e, nonostante una laurea in Scienze Politiche, non è salito agli onori della piccola e rampante borghesia. Un suo carissimo amico lo descrive così: “un po’ scrittore, un po’ poeta, un po’ pittore ma molto cazzaro”. A un passo dagli ottant’anni, decide di iniziare a scrivere poesie. Nel 2022, pubblica Pasquinate con la Porto Seguro Editore.
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