Descrizione
Erano solo cinque gradini. (…) Non riusciva a trovare dentro di sé la volontà di superare uno dopo l’altro quei gradini che gli avrebbero cambiato la vita. Ovviamente non si rendeva conto di come sarebbe cambiata, ma sapeva che arrivato in cima sarebbe stato tutto diverso.
E così è. Quei cinque gradini, che condurranno Giovanni al Seminario Minore della Diocesi, segneranno il suo destino. Diventerà prete, padre, don, un devoto a Dio, un suo discepolo: era predestinato a questo, o almeno così pensava.
Quando, ormai sacerdote, fuori dalla bolla protettiva della Santa Sede, verrà assegnato a una Chiesa difficile della periferia di Roma, lo scontro con la realtà e con un segreto del passato metteranno a dura prova le sue convinzioni, piegando la sua fede, e lo porteranno a domandarsi se quel destino che si è scelto, a cui sembrava votato sin dalla nascita, sia quello giusto per lui.
Un libro profondo e vero, che racconta della bontà e della cattiveria del mondo, da leggere tutto d’un fiato.
Claudio Chiavari nasce a Firenze nel 1969. Vive a Roma da quando aveva quattro anni, dopo aver imparato a camminare a Napoli.
È un lettore quasi compulsivo e fissa i suoi pensieri sul diario personale da quando ha 14 anni.
Ha frequentato la scuola di scrittura creativa Omero di Roma e ha alle spalle diverse pubblicazioni.
Con Porto Seguro Editore pubblica Oltre il limite proprie possibilità, nel 2021.
Carolina Caracciolo –
Un libro vero e potente come la lama di un coltello. L’autore è stato veramente bravo nel trattare temi così delicati come l’omosessualità e la falsità che esiste negli ambienti ecclesiastici. Il romanzo ti catapulta nella anima del protagonista, facedonti emozionare in ogni pagina. Un gran bel libro e un finale tutto da scoprire. Lo consiglio vivamente.
Salvatore –
Anche se trattasi di un amico, non regalo mai nulla nelle mie recensioni. Un libro da leggere calandosi a 360° nella narrazione dell’autore. Si respira verità, contemporaneità ed anche l’essere originale in particolari non scontati. Scorre via in modo coinvolgente. Bravo Claudio!