Descrizione
Un piccolo blocco di cartoline illustrate, trovato in un mercato antiquario a Firenze, consente all’autore una sensazionale scoperta: nove liriche autografe e inedite di Luigi Pirandello. Si tratta, dunque, di nove poesie composte nel periodo della sua piena maturità (le date che vi compaiono sono infatti quelle del 1918, 1919 e 1920), quando ormai egli pareva avesse da tempo rinunciato all’espressione poetica, alla modalità del “dire in versi”. Giummo, in questo saggio, dopo aver ripercorso il profilo artistico e biografico dello scrittore siciliano, offre al lettore e allo studioso un’analisi puntuale delle liriche pervenute, riportando poi un’attenta appendice grafologica che ne attesta la paternità.
Lucio C. Giummo è architetto, scrittore, bibliofilo e ricercatore negli ambiti della storia e della cultura. Ha inoltre lavorato e operato nel campo della pittura e della grafica d’arte con mostre personali, Vive e opera a Firenze e Taranto, città in cui ha progettato il recupero di chiese rupestri medievali, romaniche e barocche, di edifici in centri storici della Puglia, oltre a strutture di servizio e sociali. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo Alle radici dell’abbandono (1986, Piero Lacaita Editore), La vera morte del Minotauro (2002, Laterza) ed Et ultra Chaos perrero. “Il Manoscritto ritrovato” (2012, Ed. Chimienti)
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