Descrizione
Io non ho ancora giocato è una raccolta di episodi narrati per staccarsi dal proprio io e guardarsi da fuori. Per capire che tutto ciò che ci accade, nasconde un insegnamento di cui far tesoro o un inganno da cui liberarsi. «Io non ho ancora giocato» era la frase che la piccola Bianca, protagonista di questo racconto, diceva puntualmente a sua madre ogni giorno quando andava a prenderla a scuola. Desiderava più tempo per giocare. Bianca oggi è una donna di mezza età che conserva ancora dentro di sé la speranza di stravolgere il suo destino. E per questo non smetterà di combattere.
Antonella Palma, classe 1966, è nata e vive a Roma. Lavora come guida ed accompagnatrice turistica ed è titolare di una società di servizi turistici. Scrivere è sempre stata una delle sue più grandi passioni e Io non ho ancora giocato è il suo primo romanzo.
Enrico –
Scorrevole, piacevole e a tratti commovente. Vita vera.
Enrico –
Scorrevole, originale e intrigante. Vita vera raccontata in maniera semplice.
enrico –
Scorrevole, piacevole, originale, intrigante.
Una sorpresa!!
paola –
Descrizione potente nell’espressione di pensieri e sentimenti. Molto coinvolgente
annalisa –
da leggere tutto d’un fiato!!!
Cristina –
Struttura originalissima. Gli oggetti che raccontano la protagonista fanno centro nella trama. Lo consiglio vivamente.
Roberta –
Una lettura da non perdere! Antonella dimostra di essere una donna speciale, culturalmente preparatissima con una gran voglia di trasmettere a noi lettori le sue emozioni..
Giancarlo –
Semplicemente
Fantastica!!
❤❤❤
Francesca –
Ho avuto modo di conoscere l’autrice alla presentazione di Roma e ho avuto il piacere di ricevere una copia con dedica. Il suo libro è acqua fresca, da assaporare piano, ed è certamente una compagnia colma di spensieratezza dalla struttura narrativa ben diversa da quella che ci si aspetta. Lo consiglio!
Silvia M. –
Profonda introspezione. Ricorda molto il “pensatoio” di Silente in Harry Potter, il contenitore dove lui metteva i suoi pensieri per alleggerirsi la mente.
Davvero particolare.
Francy –
Intimo e molto intenso. Consigliato per chi vuole riflettere.
Silvia M. –
Grande introspezione. Mi ha ricordato il “pensatoio” di Silente in Harry Potter, il contenitore dove lui metteva i suoi pensieri per alleggerirsi la mente.
Lo consiglio.
Tullio –
L’autrice utilizza un insolito espediente narrativo per compiere un viaggio alla scoperta o riscoperta del proprio io.
Lo fa mediante episodi raccontati per lo più da vari oggetti, le cose materiali, come un paio di occhiali, una panchina, un pianoforte, ma c’è anche anche un gatto, che hanno segnato momenti particolari nella vita di Bianca, la protagonista di tutti i raccontini che compongono questa raccolta.
Gli episodi vanno visti nel loro insieme. Presi singolarmente potrebbero forse risultare banali, ma nel corso della narrazione si vede come essi siano le tante sfaccettature che compongono un insieme coerente.
La personalità di Bianca emerge nella sua corsa verso l’autonomia, la propria autostima.
Bianca si svela progressivamente, il suo sforzo di far risaltare la propria intimità ci fa cogliere l’intensità di tanti momenti che hanno segnato i vari passaggi, le conquiste, che hanno condotto la protagonista a un punto di arrivo che al tempo stesso sarà il punto di partenza verso nuovi traguardi.
Durante la lettura potrà capitare di riconoscere sé stessi.
Un libro da raccomandare per chi vuole fermarsi a riflettere sulle proprie scelte. Bianca infatti è un po’ anche tutti noi.