Descrizione
In viaggio con Obama è un simbolo, un diario di bordo, un viaggio lungo ventimila miglia attraverso i quattordici stati americani che, nel 2008, sono stati lo scenario principale della campagna elettorale di Obama, primo presidente di colore degli USA.
Francesco Paravati, in un’entusiastica e coinvolgente confessione, ci racconta della sua esperienza da giornalista freelance al seguito del candidato che sarebbe passato alla storia con uno degli slogan più memorabili di sempre: Yes, We Can. Il suo è stato un viaggio effettuato “dal basso” attraverso un’America sconosciuta, in grado di cogliere con precisione un ampio ventaglio di emozioni – fermenti e insicurezze – circa il fenomeno Obama.
Un sogno a stelle e strisce in cui perdersi ricordando un’epoca in cui il cambiamento tanto agognato dagli uomini sembrava davvero possibile e che forse può ancora avverarsi.
Francesco Paravati, giornalista freelance, ha seguito la campagna elettorale di Barack Obama con incarico presso diversi media italiani, fra cui l’agenzia di stampa DIRE, Panorama.it e Radio Radicale. Il suo blog, realizzato con TheBlogTV, In viaggio con Obama, rappresenta la prima fase di un progetto editoriale culminato nella stampa de In viaggio con Obama (2019) con Porto Seguro Editore.
Francesca Loiero –
un viaggio senza fiato nell’America del nostro immaginario
adriana de luca –
E’ un viaggio nel viaggio, è emozionante, sincero. In un America inedita. Bello. L’autore è portentuoso nello scrivere.
Francesco –
Un viaggio tra panorami, incontri, musica con una costante che si percepisce sin dalle prime pagine: la passione.
Ben scritto. Le pagine scivolano via: come, in un romanzo, la figura di Obama viene inseguita fino alla fine e nella lettura stessa vien voglia di macinare pagine per arrivare al gran finale (come se non si conoscesse già).
Consigliato.
Bruno –
Non vi aspettate Obama. Obama in questo libro è come l’orizzonte, il protagonista è il cammino individuale di Francesco in cui però tutti sappiamo riconoscerci. Cosa ci ha preso quei giorni in cui gridavamo yes we can? Non troverete le risposte ma vi sentirete meno soli.