Descrizione
Non tutti hanno il bisogno essere protagonisti, di sentire su di sé gli occhi del grande pubblico. Anzi: alcuni scelgono volontariamente di rimanere dietro le quinte e “sporcarsi le mani”, con la prospettiva di poter creare un buon prodotto, fruibile, e perché no, gratificante. Il lavoro del sincronizzatore è uno dei tanti che vengono svolti da queste persone che non richiedono di essere elogiate, ma sicuramente pretendono dai collaboratori precisione e rispetto per le deadline assegnate.
Il sincronizzatore consente al lettore di spiare la sua quotidianità all’interno di una moviola, ma i momenti caotici e frenetici si succedono a tal punto che il lettore stesso si domanderà se non sarebbe meglio lasciarlo lavorare in pace.
Con un pizzico di sarcasmo e una buona dose di ironia, Giuseppe Pietro Tornatore descrive una realtà lontana dagli schermi che farebbe mettere le mani tra i capelli a chiunque. Ma qualcuno dovrà pur occuparsene.
Giuseppe Pietro Tornatore è nato a Palermo il 3 febbraio 1985. Laureato al Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’Università La Sapienza e diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, si occupa di montaggio per il cinema e la televisione. Per Porto Seguro ha già pubblicato Gradini e Vergogna.
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