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Con le tasche piene di sassi

Autore: Francesca Nardi

ISBN 9788855467384 
Copertina flessibile;
Pag. 94

12,26

Descrizione

Piccoli racconti che racchiudono in perle preziose ricordi di un tempo che pare vicinissimo ma che in realtà è ormai lontano. Piccoli quadretti di Larderello, un paesino sui generis, nato negli anni Cinquanta su progetto dell’architetto Giovanni Michelucci come villaggio industriale che accogliesse i lavoratori della società elettrica e le loro famiglie. Suggestioni di memorie d’autore che tratteggiano a rapide pennellate un’infanzia degli anni Settanta. 

Francesca Nardi è nata a Pisa nel 1967 e ha abitato per molti anni a Larderello. Ha due lauree ed è una impiegata in banca. 

12 recensioni per Con le tasche piene di sassi

  1. Francesco

    Libro divertente ma allo stesso tempo profondo. Sembra di vivere insieme alla protagonista le sue avventure e siamo davvero proiettati in questo paesino negli anni ’70. Da leggere

  2. EmmaB

    Libro BELLISSIMO, divertente ma anche molto riflessivo. In questi libro c’è tutto! Dalle storie divertenti a quelle dove ti scende la lacrima. Leggetelo e non ve ne pentirete

  3. ELENA

    Intriso di un’umanità lieve e partecipe degli eventi e della natura. Nell’ultimo capitolo arriva all’elegia

  4. Cristina

    Ricordi di un’infanzia felice raccontati con una dovizia di particolari autentici che fanno capire quanto siano vivi nell’autrice. Leggendo sento gli odori della mia infanzia vissuta negli stessi anni.

  5. Alba

    Libro profondo ma allo stesso tempo ironico che ci riporta tutti nella magica atmosfera dell’infanzia… Un libro da leggere e custodire!

  6. Anna Beneventi (proprietario verificato)

    Libro commovente e pieno d’amore!!!Ho pianto nell’ultimo capitolo, pianto di nostalgia per un tempo che non tornerà e per persone che hanno fatto parte della mia vita!!!Consiglio a tutti di leggerlo!!!Brava Francesca!!!

  7. Barbara (proprietario verificato)

    Francesca non si smentisce mai !!! Mi ha fatto rivivere quei momenti, tanti dei quali trascorsi insieme!! Durante la lettura dell’ultimo capitolo mi sono commossa tantissimo…. La sua mamma era “anche la mia”… Leggetelo !!!! ❤️❤️

  8. Maria Elena

    Ironico, profondo e commovente; grazie Francesca

  9. Rita

    Libro letto tutto d’un fiato, che mi ha proiettato indietro nel tempo, facendomi vivere le avventure di una Francesca bambina insieme a lei, tenendola quasi per mano.
    Dai suoi racconti si comprende anche molto della Francesca adulta che ho conosciuto.

  10. Paolo Fabbri

    Lampi di nostalgia. Mi sembra una sintesi perfetta di questo delizioso libriccino. Con racconti intrisi di nitidi ricordi e con una scioltezza di linguaggio non comune, Francesca si tuffa in un mondo che non c’è più, ma che rimane intatto dentro di lei. Lo fa attraverso suggestive immagini dei luoghi (L’odore dei pini mi accoglieva lungo il viottolo che portava a casa mia), del suo sentire (La felicità di fine estate), dei suoi affetti ( Non ho più le tue occhiate vivaci). Sono tra coloro che hanno”spinto” Francesca a fare il “grande passo”. Mi pare che il bel risultato sia sotto gli occhi di tutti. Aspettiamo il prossimo!!!

  11. Helga Simoni

    Un libro che ci riporta alla nostra infanzia, ai suoi profumi, ai suoi Natali, al susseguirsi delle stagioni. L’infanzia di Francesca è l’infanzia di tutti noi che siamo stati bambini in quegli anni. Un libro in cui ci commuoviamo di fronte all’affetto e all’ammirazione per i nonni, la “zia” e soprattutto la mamma, figura unica e stravagante, dispensatrice di ottimismo! Un libro ironico, spesso divertente, di una bambina che compie il suo viaggio verso la vita.

  12. Luca Martelli

    Ho appena finito di leggere, tutto d’un fiato, il libro e, in tutta sincerità, senza voler blandire (non è il mio stile), l’ho trovato delizioso. Uno stile accattivante, scorrevole e lessicalmente curato. Contenuti semplici, ma di grande interesse, permeati di ironia (anche lodevole autoironia), ma con spunti di grande nostalgia, di amore sincero per il tuo passato (il “respiro” del presente) e di sentita commozione, che ho condiviso, nell’ultimo capitolo. Tanti complimenti e, anche vista la dedica iniziale del libro, il mio più forte incoraggiamento a continuare a scrivere, così potrai deliziarci ancora. Complimenti vivissimi!

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