Descrizione
Laura ha quindici anni e, come tutti gli adolescenti, vive rinchiusa nel suo bozzolo di rabbia e senso d’inadeguatezza. Costretta a una vacanza in montagna che le appare come l’ultima di una serie di torture imposte da due genitori invadenti e incapaci di comprenderla, la protagonista è convinta di passare la peggiore estate di sempre. Sarà l’incontro inaspettato con due ragazzi – il timido e frenetico Marco e il misterioso e bizzarro Red – a insegnarle che la vera amicizia sa guardare al di là delle apparenze e che la diversità è sempre un valore.
Come un temporale estivo racconta, con uno stile elegante e naturale, l’incontro di una ragazza di oggi con la diversità, espressa in svariate forme, mentre incede ai bordi della lunga ferita che è l’adolescenza.
Pierangelo Colombo, nato a Monza, ha esordito nel 2007 con il racconto Insegnami a giocare con le bambole vincendo il suo primo concorso nazionale. Nel corso degli anni ha collezionato più di un centinaio di riconoscimenti vincendo, per citarne alcuni: Il Trebbo, Capannoli, Tre Ville, Voci Verdi, Giotto colle Vespignano, G. Zanella, Teatro Aurelio, S. Maurelio, con la medaglia della Presidenza della Camera dei Deputati.
Piero –
Ho acquistato questo libro incuriosito dalla presentazione e devo dire si è trattato di una piacevole scoperta. Una lettura coinvolgente, tanto da terminarlo in una giornata. L’ho trovato piacevole, scorrevole e ben strutturato, i personaggi sono ben costruiti, facile provarne simpatia.
Lo consiglio.
Elena –
Difficile non ‘legare’ con Laura, la protagonista. Attraverso i suoi comportamenti si saggiano diversi sentimenti: irritazione, comprensione, invidia, rabbia per terminare con una grande voglia di abbracciarla per stringerla a me.
In lei ho rivisto l’irritante spocchia di mia figlia, adolescente in cerca di libertà, e la sua fragilità dinanzi agli ostacoli della vita.
Un libro da gustare per leggerezza e varietà di colori.
Credo meriti, e lo spero, un sequel.
Giovanni –
La trama del romanzo è una dimensione in cui l’autore fa confluite le varie componenti che caratterizzano il disagio giovanile, così che trovino la giusta considerazione e il conforto che meritano.
Il linguaggio usato, con mirabile maestria, diventa un veicolo attraverso cui è possibile comprendere i sentimenti dei protagonisti che, ben caratterizzati, conducono il lettore a scoprirne le speranze, le illusioni, le paure e le inquietudini del quotidiano divenire.
Alice –
Questo libro è stato un viaggio, bellissimo, coinvolgente e passionale.
In questa storia è come se facessi compagnia ai protagonisti, guardandoli maturare e cambiare in meglio.
ho trovato questo libro come una vera e propria rappresentazione di ciò che avviene per la maggior parte degli adolescenti.
Questo libro è curato nei minimi dettagli, le descrizioni dei paesaggi e dei caratteri dei protagonisti mi hanno aiutato a farmi sentire vicina ai personaggi di questa storia.
vi invito a leggere questo libro se vi sentite nei panni della protagonista Laura o se vi sentite incompresi, da soli.
è un libro Scritto benissimo, molto scorrevole e davvero coinvolgente… l’autore è riuscito a darmi molti spunti di riflessione, raccontando la storia in modo leggero ma non superficiale.
Questo libro mi ha fatto provare emozioni contrastanti perché è come se mi toccasse in prima persona.
Pierangelo –
VINCITORE DEL XXIII PREMIO IL LITORALE
In uno stile semplice e scorrevole, l’autore affronta i temi della diversità e dell’adolescenza presenti nella realtà di tutti i giorni e spesso visti come problemi insormontabili o con difficili soluzioni.
Estratto giudizio critico della Giuria
Gabriella –
Mi è stato regalato questo libro di cui mi sono innamorata. Ho provato subito simpatia per Laura, la protagonista, in cui ho rivisto molto della mia adolescenza.
Molto bello.
Gabry