Descrizione
Sael nasce sul mare, unita a una madre invisibile. È una bimba salmastra, silenziosa e trasparente come un’alga marina. Reo vive in una radura nel bosco, assieme al padre. Ha una gamba atrofica, contorta come un ramo. Erat respira l’aria di montagna. È nera e riccia, come una foresta che ha bruciato per settimane.
Sael è più pericolosa del mare, Reo custodisce la sensibilità innata di un cerbiatto, mentre Erat decide per tutti e nessuno per lei.
Un triangolo tra mare, bosco e montagna è il fulcro dentro al quale si sviluppa la solitudine e la ferocia dei tre bambini. Sael, Reo ed Erat crescono allenando e sviluppando delle doti sovrannaturali innate che li rendono unici e atipici, silenziosi e furenti.
Una notte fatale si incontrano, unendosi spiritualmente, diventando fratelli di anima e di sangue. Così imparano a vivere l’uno la vita degli altri, condividendo ogni cosa, dai pensieri ai loro corpi.
Tre pedine che ruotano e si intersecano in un gioco di ruoli e potere, violenza e follia, sfociando in un romanzo intenso, sconvolgente e dal finale spiazzante.
Roberta Sciuto nasce a Civitavecchia il 27 ottobre del 1997. Queer e fiera, cresce coltivando la passione per lo sport e l’espressione artistica in più forme: il disegno, la musica, il teatro, la fotografia. L’unica costante rimane la scrittura. Nel 2018 scrive Il ciclo delle persone che sentono.
Matteo –
Molto affascinante, una lettura che ti lascia senza fiato.